Montevarchi, Bucine, Terranuova B.ni: accesso al lavoro con discrimine.
Nonostante i più autorevoli economisti indichino, in questo particolare momento, il lavoro come unica possibilità per sfuggire alla morsa della povertà che attanaglia il nostro paese.
Nonostante le voci più autorevoli della giurisprudenza e dei garanti del diritto raccomandino giustizia, equità e trasparenza nel garantire l''''accesso al lavoro, la pubblica amministrazione, quella toscana in particolar modo e nello specifico gli enti locali, continuano imperterriti in quella che si prefigura come una contrapposizione sociale che sfocier� prima o poi in una guerra tra poveri. (vedi l''''accesso agli ammortizzatori sociali, le assunzioni negli enti locali solo di chi beneficia di un trattamento economico come mobilità retribuita o cassa integrazione).
Questa volta tocca a Montevarchi-Bucine-Terranuova tre comuni del Valdarno Superiore in provincia di Arezzo, uniti in questa questione dalla gestione dell''''ufficio unico del personale.
La questione è la seguente: l''''ufficio unico del personale ha indetto in data 17/04/2013 una selezione pubblica per esami per la copertura a tempo indeterminato di nr.1 posto di esecutore addetto a servizi vari cat. B.
Il punto è che la selezione è discriminata in partenza poichè i requisiti per l''''ammissione prevedono tra l''''altro una pregressa esperienza lavorativa di almeno due anni, svolta però presso una pubblica amministrazione o enti di diritto pubblico o aziende pubbliche e private, in posizioni di lavoro che prevedono svolgimento di attività tecnico manuali afferenti ai servizi cimiteriali o manutentivi(strade, giardini, edifici).
Si comprende bene che il profilo cercato è una persona che ha lavorato o che tutt''''ora lavora a tempo determinato, in generale presso l''''ente stesso o ditte appaltatrici dell''''ente. Ora posso comprendere che nella ricerca di personale si vogliano ricercare le migliori professionalità ma in questo caso il metodo discriminante e poco trasparente, potrebbe dare adito a prefigurazione di pratica clientelare dato che, in questo specifico caso, trattasi di un assunzione di cat. B che di norma viene fatta attraverso gli elenchi degli uffici di collocamento al lavoro.
Difatti dalle disposizioni generali del regolamento regionale della Toscana 04 febbraio 2004, n. 7/R si evince che per quanto concerne l''''accesso al lavoro nella pubblica amm.me di personale di categoria B è sufficiente il possesso dei requisiti generali e cioè: la scuola dell''''obbligo e l''''iscrizione nell''''elenco anagrafico di disoccupazione. Se poi l''''Ente ha bisogno di figure tecniche specifiche può e dovrebbe effettuare un concorso per titoli ed esami come prescritto per legge.
Ovviamente quanto qui esposto non è non vuol essere accusa ad alcuno, ma piuttosto una esortazione, affinchè si cambino per questa e spero altre selezioni future, le regole verso una legalità più etica e più morale.