Landini, non farti demonizzare dai politici disonesti!

30/03/2015 18:21:00 - autore: Alfonso - categ.: Contrasto Sociale



















Nell'ultimo quarto di secolo il capitale, complice la meschinità la mancanza di dignità e la cupidigia di alcuni quadri dirigenti, ha ridotto il sindacato ad una funzione di mero "difensore d'ufficio" nella lotta scatenata tra operai e padroni dalla dichiarazione costituzionale che il lavoro è innanzitutto un diritto.
(prima non esisteva il lavoratore ma lo schiavo)
Non è che i custodi costituzionali siano riusciti granchè a far rispettare quello che è il fondamento della repubblica italiana,l'art.1: l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro, ma il sindacato si era guadagnato sul campo il diritto dovere di difendere gli strati più deboli e di gran lunga i più numerosi e per questo più meritevoli degli attributi statuali: popolo, legalità, territorio, bene comune.
Le lotte sindacali degli anni 70 e 80 che hanno garantito ai lavoratori condizioni di lavoro e quindi condizioni sociali dignitose sono state un fenomeno "spontaneo" non certamente istituzionale e mai di fatti istituzionalizzato.
I tavoli di concertazione con i governi, attivi fino a qualche anno fa, erano improntati al buon senso di questi ultimi che però mai si sono sognati di dargli forza istituzionale ma sempre di semplici accordi bilaterali.
Lo dimostra l'attuale governo, forte di questa deficienza istituzionale, semplicemente persegue il seguente assunto : siete una libera associazione, in quanto tale il governo vi ascolta e vi tiene nel giusto conto se condividete le sue linee, ma se pensate di incidere sulle decisioni che esso ha già preso o che prenderà in futuro in virtù di un ruolo che nessun governo vi ha mai riconosciuto allora sarete per ora certamente tollerati, ma nulla di più.
E' questa la premessa che preoccupa, soprattutto sul fronte della legalità e della libertà.
Questo governo infatti dimentica che il sindacato è comunque legittimato nella sua azione dal concetto di surroga insito nella nostra Costituzione che riconosce ai cittadini la possibilità di associarsi per sopperire alle carenze dello stato e sostituire il governo, qual'ora non ottemperi, nell'azione di miglioramento delle condizioni sociali.
Con la disoccupazione che attualmente ha raggiunto livelli insostenibili e con la conseguente fragilità economica delle famiglie, col malcostume e la corruzione dilagante che stiamo affrontando mi pare che le condizioni giustificano ampiamente una rivalutazione anche politica del ruolo che il sindacato può e deve avere; e soprattutto non si deve limitare ad una fascia sociale ma deve abbracciare la società tutta e diventare un soggetto istituzionale che difende e promuove la dignità sociale l'economia e la salute di tutti.

Sbaglia Landini quando sembra si difenda non si sa bene da quale accusa, non è mica un reato o una cosa indegna far politica!
E poi guarda da che pulpito viene la predica, sono loro a commettere le porcate, la politica non centra, sono loro a trasformarla in un sorta di comitato d'affari, di cosa loro, P1, P2, P3, massoni, magnacci e puttane ..... Ci vorrebbe più spesso l'intervento della magistratura.

Se deve essere partito che partito sia, ma io mi auguro ed auguro all'Italia che dalle riforme istituzionali nasca un soggetto che affianchi politica e magistratura per promuovere e difendere il benessere di tutti e soprattutto non sia, ancora e per l'ennesima volta, un nuovo partito radicale come quello che abbiamo appena vissuto e che compare ogni volta che l'atmosfera si fa bollente a raffreddare gli spiriti combattivi degli italiani.


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