Sono delinquenti taluni imprenditori italiani?

28/03/2013 14:29:00 - autore: caballero - categ.: Contrasto Sociale





I grossi imprenditori italiani scappano all'estero perchè sono considerati, in buona parte  ''delinquenti''  dai propri connazionali?

Per fortuna, rispetto al quesito che ci poniamo, la maggior parte del paese produttivo in Italia è formato da imprenditoria piccola e media; il problema è che la maggior parte di queste aziende, rappresenta o rappresentava, il tessuto di contorno alla grossa impresa, l indotto.
Da sempre la grande impresa ha cercato di trarre quanto più utile possibile dai propri investimenti e questo è normale in un sistema di tipo capitalistico quale vige in occidente, eccezion fatta solo per paesi scandinavi dove assume una forma più mitigata, sostenibile si direbbe oggi.
Il made in Taiwan o Corea sono stati i marchi di origine più visti sui prodotti di larga distribuzione, ed in special modo sull  Hi-tek, questo a dimostrazione che la delocalizzazione,  pratica tutt altro che recente.
Gli USA la hanno utilizzata con profitto dal dopoguerra ad oggi, negli ultimi tempi però abbiamo assistito, con l aumento della disoccupazione interna, come questa pratica gli si è ritorta contro. (Gli effetti nefasti della delocalizzazione sono apparsi tardivamente solo perchè gli Stati Uniti possedevano una ricchezza che gli è valso il titolo di Prima potenza mondiale dal dopoguerra ad oggi).
La grande impresa italiana, attratta dalle condizioni fiscali favorevoli che alcuni paesi, in Europa e nel mondo, hanno adottato per esigenze di sostegno economico-sociale alle condizioni di non pieno sviluppo delle relative popolazioni, insieme alla smodata bramosia di conseguire facili utili, è emigrata.
Non un abbandono totale, qualcosa è rimasto e non certo per rispetto alla patria, ma per continuare a godere di tutto ciò che di buono questo paese squassato può ancora offrire:

  1. Il made in Italy che si può purtroppo apporre anche a merci prodotte in altre nazioni da aziende italiane.
  2. Un sistema di finanziamento alle imprese o ammortizzatori sociali studiato ad hoc da legislatori sponsorizzati da certa imprenditoria, infatti appare come aiuto al popolo ed invece favorisce soprattutto le aziende.
Fatte queste poche, opportune premesse, possiamo tentare di rispondere al quesito.
Diciamo che già il fatto di abbandonare il proprio paese dopo che di esso si è beneficiato per:

è una scelta che denota mancanza di etica sia sul piano morale e non c'è bisogno di spiegare, sia sul piano professionale perchè contiene insita, l'idea che non si è capaci di imprenditorialità senza una rete di protezione statale e cioè senza la quasi certezza matematica di incamerare i profitti e di lasciare le perdite.
C'è poi chi non se le è sentita di abbandonare completamente il proprio paese, le aziende della moda, ma non certamente per senso patrio, quanto per ragioni di opportunità offerta dall''uso del marchio made in Italy che evidentemente ancora tira. Infatti la maggior parte delle produzioni di queste aziende sono prodotte all'estero (in Cina) e le produzioni italiane sono tenute solo per giustificare l'uso del marchio Italia.


Sono delinquenti taluni imprenditori italiani?


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