I Troiai di Montevarchi
Anche questa volta si tratta di un affare che mette a nudo la bramosia di danaro di esponenti delle categorie più privilegiate della nostra società: i medici e gli imprenditori. Un''accoppiata altamente letale per i cittadini che ricorrono alle cure sanitarie nella speranza di trovare sollievo ai propri mali ed invece si trovano impiantati nel proprio corpo presidi chirurgici la cui qualità e certamente dubbia, visto che lo stesso produttore li definisce ''troiai''.
L' imprenditore in questione è un montevarchino amministratore della
ditta ADVANCOR con sede in
Montevarchi, che dietro elargizioni sottoforma di tv al plasma, telefonini,
viaggi etc.. Fatte a medici e paramedici compiacenti, ottiene commesse per la
sua mercanzia scadente e dulcis in fondo, a prezzi decisamente
spropositati.
Con la complicità di
alcuni dirigenti, eludeva le procedure regolamentari ed il controllo dell''''ente
preposto l'ESTAV, facendo figurare le forniture come urgenti.
Dice al
telefono rivolgendosi al suo piazzista, come si evince da una delle molte
intercettazioni telefoniche,''almeno là bisogna piazzarli questi
troiai'' si riferisce alla farmacia del C.T.O. di Firenze, che è
il luogo di fruizione sanitaria prevalente del popolo basso così evidentemente questo personaggio
giudica gli utenti, come a dire passibili di scarsa attenzione di poca o nessuna
considerazione, di esseri inferiori.
A pochi giorni di distanza dagli
orrori della clinica Santa Rita di Milano dove per incassare i rimborsi del
S.S.N. ci ammazzavano e quando andava bene ci asportavano un polmone, mi sembra
davvero duro da sopportare.
E pensare che il medico rappresenta per il
malato quello che la divinità è per le religioni, la strada verso la
guarigione e pertanto gode di
privilegi come pochi ed invece spesso è colui che per proprio tornaconto,
attenta alla nostra incolumità.
Non tutti evidentemente, ma questi malfattori
hanno tradito se stessi, la professione e l' umanità e quindi nessuna pietà per
essi; altro che depenalizzazione degli errori in corsia come propone il ministro
Fazio. (A proposito, ma come è
venuto in mente un'dea così balzana al ministro?....misteri delle
fede!)
Il motivo per cui ho deciso di scrivere queste
considerazioni non è solo lo scandalo sanitario e morale in se stesso, anzi
vista la frequenza con cui questi fatti si susseguono, mi sembra banale perfino
ingenuo lamentarsene, la ragione vera è che non riesco a spiegarmi e vorrei che
qualcuno lo facesse, visto che sempre più spesso rappresentanti istituzionali
colludono col malaffare e la conclusione è sempre la stessa a rimetterci sono
sempre gli strati più deboli ed indifesi: gli operai, gli impiegati, gli
artigiani, gli anziani, i giovani, quelli che ricorrono al C.T.O. per
intendersi, come mai noi italiani ci
ostiniamo a mantenere il contratto che lega cittadini e istituzioni,..... il
contratto sociale.
Se per avere una risposta ci rivolgiamo alla storia
della nostra repubblica, ci accorgiamo che fin dall' inizio essa ha mostrato la
sua faccia duale, la metà dei cittadini, nel momento più alto della
manifestazione democratica, il voto elettorale, ha espresso posizioni
contrapposte all''''altra metà. Gli ultimi governi sono una dimostrazione palese di
questa condizione, e nel contempo si delinea sempre più la tendenza ad
abbandonare le tanto vituperate posizioni ideologiche (che in passato seppure
hanno arrecato guasti enormi, almeno avevano migliorato, anche se di poco la
condizione delle fasce più deboli) a favore di un pragmatismo che
regolarmente si rivela incapace di rapportarsi ai problemi reali della
nazione.(rifiuti, inceneritori,energia
A questo punto, come direbbe Di
Pietro, ... la domanda è : Possibile che su due cittadini uguali di fronte
allo stato ad alla legge, uno prende tutto e l' altro deve restare a mani
vuote?....Possibile che il popolo dei diseredati è così codardo da accettare una
situazione di ingiustizia assoluta come questa? .
Forse questa metà
di italiani e semplicemente male informata, non legge i giornali e guarda solo
certa televisione. A tal proposito infatti, ho notato come la televisione locale
(RTV38 e Teletruria) che opera in Arezzo e nel Valdarno, ha dimenticato di
riportare le notizia sui "troiai" nei tg serali, quelli che si guardano a cena,
per capirsi, eppure la notizia era sulle prime pagine di tutti i quotidiani,
difficile non vederla.
Ma forse sono stati distratti da altro , oppure non
volevano mortificare e tediare i loro ascoltatori, : Sempre con questi scandali, ...sempre
ad ora di cena, .... ora di finirla, non se ne può più di queste storie,
....piuttosto raccontateci delle culotte e dei reggiseni delle veline! ..No non
raccontateci che forse ci toglieranno la mensa comunale e che ci aumenteranno le
tariffe dei servizi a causa del mancato introito dell'
ICI :.
29/11/2011 17:49:02
A proposito dell'ICI !, Come è possibile che il popolo della sinistra o sedicente tale, dopo aver per decenni perorata la posizione che privilegiava l'abbattimento di questa tassa da essi stessi definita iniqua, improvvisamente per mezzo delle sue amministrazioni ne ostacola il corso, ma se è l'unico provvedimento di questo governo che non si può certamente definire con il chiaro e metaforico aggettivo ¨calderoliano¨ !
caballero
29/11/2011 17:59:25
Certo comprendo la minore disponibilità economica degli enti locali a seguito dell'abrogazione dell'ICI, ma tentare di risanare i bilanci comunali con le multe è delinquenziale oltre che dannoso. Le amministrazioni dovrebbero, a mio avviso, fare ammenda sull'uso che hanno fatto: dei soldi pubblici con il ricorso ai famigerati 'derivati'; alla dismissione dei servizi a favore di aziende private ; alla mancata attuazione della Raccolta differenziata in dispregio al dettato legislativo ed alle norme di buon senso; e quì mi fermo per non correre il rischio di invecchiare date le dimensioni che l'elenco potrebbe assumere. aggiungo però che con la gestione diretta dei servizi pubblici avremmo certamente sopperito al minor gettito di cui ci si lamenta.